Subacquea Isola d’ Elba immersioni sub

immersioni isola d'elba

 

“UN MARE DI LUCE” IMMERGERSI ALL’ISOLA D’ELBA

I fondali dell’isola custodiscono un campionario pressoché completo dell’immenso patrimonio naturalistico racchiuso nel Mar Tirreno.

Si potranno sorvolare fluttuanti praterie di posidonie che danno rifugio a fitti branchi di salpe, labridi, saraghi e vivaci donzelle, oppure scendere fra nuvole di castagnole attraversando canaloni e pareti ricoperte da ventagli di gorgonie.immersioni isola d'elba

Grotte e stretti passaggi fra le rocce si aprono in continuazione offrendo scorci scenografici.

Non mancano poi preziose testimonianze sommerse degli antichi traffici marittimi, e non è raro vedere emergere dal fondo reperti di varia natura come frammenti d’anfore e altre suppellettili.

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Capo Enfola Subacquea Isola d’ Elba immersioni sub

Capo enfola immersione sub

Capo d’Enfola e lo Scoglio della Nave

Capo enfola immersione subIn circa mezz’ora di navigazione da Marciana Marina si raggiunge Capo d’Enfola dove è situato, a poca distanza dalla costa, il grosso Scoglio della Nave che costituisce una sorta di prolungamento roccioso del promontorio.

A nord dello scoglio si segue all’inizio un fondale che degrada abbastanza dolcemente fino a 22 metri di profondità, per poi continuare l’esplorazione lungo una ripida parete che termina a 47 metri.
La cigliata presenta numerose spaccature e anfratti che offrono riparo ad aragoste, murene e polpi. Molto belli anche i Cerianthus che si sviluppano soprattutto nelle zone dove il fondo diventa più detritico e che allargano nel blu le loro corone di lunghi e colorati tentacoli.

Alla base della falesia si può ammirare un’ampia spaccatura la cui volta e le pareti laterali appaiono ricoperte da una moltitudine di organismi sciafili, come la Sertella septentrionalis o la Myriapora truncata, che formano articolate strutture calcaree. Data la particolare morfologia del fondale questa zona si presta ad essere esplorata seguendo vari itinerari subacquei.

Punta delle Cannelle Subacquea Isola d’ Elba immersioni sub

punta delle cannelle

Punta delle Cannelle

punta delle cannelleSi trova sul versante nord del golfo di Porto Azzurro e l’immersione può iniziare proprio sotto il promontorio.
Nuotando verso il largo, superato un pianoro che degrada dolcemente fino a 25 metri raggiungiamo una netta cigliata che scende ripida nel blu.

Gorgonie bianche e gialle colonizzano le rocce, mentre se volgiamo lo sguardo verso il mare aperto ecco davanti a noi splendidi branchi d’occhiate, saraghi e con un pizzico di fortuna la sagoma di qualche grosso pelagico che insegue i branchi di pesce azzurro.

Oltre i 30 metri la parete appare interamente coperta dai ventagli delle paramuricee che diventano sempre più fitte e grandi man mano che si scende. Alla base della scogliera si aprono stretti passaggi fra le rocce, dove nell’oscurità si sviluppano colonie di poriferi e Parazoanthus, mentre nelle spaccature più ampie si scorgono crostacei, gronghi e musdee.

Lo Scoglietto Subacquea Isola d’ Elba immersioni sub

Scoglietto portoferraio elba

Lo Scoglietto di Portoferraio

All’esterno dell’insenatura di Portoferraio c’è un isolotto i cui fondali mostrano una gran varietà di ambienti e dove soprattutto durante i mesi primaverili è possibile scorgere branchi di pesce pelagico, come le argentee ricciole.

Scoglietto portoferraio elba

Tutto il fondale intorno allo Scoglietto è molto spettacolare e quindi può essere esplorato attraverso più immersioni.
La zona che merita però la nostra attenzione è quella lungo il versante nord con un primo tratto, caratterizzato da massi e ampie chiazze di sabbia, che scende con leggera inclinazione fino a 25 metri creando un ampio pianoro.

Continuando a pinneggiare verso il largo la scogliera scende in modo più deciso mostrando una bella parete che cade nel blu, oltre i 48 metri.
Qui si può ammirare una gran distesa di gorgonie rosse tra i cui rami si spostano fitti branchi di Anthias anthias.
Interessanti anche alcune profonde spaccature le cui volte appaiono totalmente colonizzate da numerose specie sessili dalle intense colorazioni. Tra le rocce di questo fondale non è raro scorgere qualche cernia.

Volterraio trekking Isola d’ Elba

trekking volterraio elba

NIDI D’AQUILA

Punto di partenza: Rio nell’Elba (178 m s.l.m.); Punto di arrivo: Rio nell’Elba. Lunghezza: 12.8 km. Grado di difficoltà: medio; Dislivello: m.610;
Quota max: Cima del Monte (516 m); Tipo di terreno: 5.2 km asfalto 7.6 Km sentiero; Interesse: storico, archeologico e panoramico

Dalla piazza di Rio nell’Elba una rapida stradina che inizialmente attraversa l’abitato ci porta in breve in loc. Le Panche (327m, spiazzo con tavolini da picnic) dove c’immettiamo su una strada asfaltata, molto panoramica, che conduce in circa 2 km alle pendici del Volterraio.
Qui un sentiero in salita, tagliato nella macchia mediterranea e poi sulla nuda roccia, raggiunge (circa 40 minuti) il maestoso castello (394m) costruito in epoca pisana per salvaguardare le popolazioni del versante orientale dai frequenti attacchi dei pirati.

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Sassi Neri Subacquea Isola d’ Elba immersioni sub

sassi neri elba

Sassi Neri

sassi neri elbaScendendo in prossimità di Capo Caldo, che chiude il lato meridionale del golfo di Porto Azzurro, troviamo un fondale vario e movimentato costituito da grossi massi e pareti che degradano fino ad oltre 40 metri.

Verso i 35 metri la scogliera si presenta totalmente ricoperta da gorgonie rosse; curiosando tra le rocce non è difficile scorgere le antenne di numerose aragoste mentre con l’aiuto di una torcia si evidenziano nelle fenditure più profonde i rossi carapaci delle galatee.

Il versante della scogliera rivolto al mare aperto è prodigo di avvistamenti, soprattutto saraghi e dentici, e durante i mesi estivi non è raro l’incontro con qualche simpatico pesce luna.
Abbastanza riparata dai venti, questa zona è ideale per immergersi anche in condizioni meteorologiche non ottimali.
Si tratta dunque di un’autentica palestra per subacquei alle prime armi.

Junkers 52 Subacquea Isola d’ Elba immersioni sub

elba immersione

Lo Junkers 52

Circa 300 metri a nord del faro di Portoferraio, alla profondità di 37 metri, si trova il relitto di uno Junkers 52 dell’aeronautica militare tedesca, abbattuto il 9 settembre 1944 e scoperto solo nel 1997 da un Diving con l’aiuto di alcuni pescatori del posto.

elba immersione

Adagiato su un fondale fangoso, il relitto favorisce incontri con grosse aragoste, astici e pesci luna. L’immersione è piuttosto impegnativa, trattandosi di una discesa abbastanza profonda in acqua libera.

Monte Capanne trekking Isola d’ Elba

trekking monte capanne

IL MONTE CAPANNE

Punto di partenza: Marciana (408 m. s.l.m.); Punto di arrivo: Pomonte. Lunghezza: 15.8 km; Grado di difficoltà: medio; Dislivello: m.610;
Quota max: Monte Capanne; Tipo di terreno: sentieri e mulattiere;
Interesse: storico, naturalistico e geologico

trekking monte capanneDalla medievale Marciana, il paese più alto dell’Elba, arrampicato sul costone nord del massiccio granitico del Monte Capanne, per stretti vicoli raggiungiamo la fortezza costruita intorno al 1200, prima di immetterci sull’agevole sentiero che attraversa la verde valle di Pedalta fino al romitorio di San Cerbone (531m), costruito dai Benedettini nel 1421 nei pressi della grotta dove l’eremita si ritirò nell’ultimo periodo della sua vita.

L’ascesa al Capanne, la vetta più alta dell’isola, inizia lungo un sentiero sotto i castagni, dove è possibile incontrare i daini, per proseguire attraverso ripidi “macei” (franate di grossi lastroni di granito) tra i lecci, dove è facile smarrire il sentiero.
A circa 40 minuti di cammino dal romitorio s’incontra un “caprile”, rifugio in pietra dei vecchi pastori, e un “chiuso” (recinto per il bestiame), poi il sentiero diventa più panoramico e dominando la rigogliosa valle della Nivera raggiunge la vetta del Monte Capanne: nelle giornate più terse l’impagabile vista sull’Elba intera, le altre isole dell’arcipelago, la Corsica e buona parte della costa toscana ripaga senz’altro della fatica compiuta.

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Picchi di Pablo Subacquea Isola d’ Elba immersioni sub

picchi di pablo

Picchi di Pablo

picchi di pablo
I
n prossimità di Punta Bianca alcune rocce s’innalzano fino a pochi metri dalla superficie.
Incominciando l’immersione da questi scogli, che mostrano una quantità straordinaria di Parazoanthus dall’intenso colore arancione, si prosegue verso il mare aperto planando nel blu lungo una ripida parete piana di nicchie e cavità, dove si sviluppano le gialle gorgonie dell’Eunicella cavolinii che ricoprono coi loro ventagli le zone più ombreggiate del fondale.

Larghi canyon e strette fenditure scendono verticali fino alle quote più profonde dove il coralligeno mostra tutta la sua vivacità. Leggermente più a nord si raggiunge una piccola grotta a 35 metri, abitata da centinaia di rossi gamberi Plesionika narval. Raggiunta la base della parete, un po’ discosti alcuni massi isolati ospitano gorgonie e tane di aragoste e murene.

Pietre Preziose Isola d’ Elba in kayak

Kaiak elba

PIETRE PREZIOSE

L’itinerario e’ consigliato in condizioni meteomarine ottimali ed ai praticanti esperti e allenati.

Punto di partenza: Marina di Campo; Punto di arrivo: Lacona. Lunghezza 15 km.
Grado di difficoltà: impegnativo per la lunghezza, ma e’ possibile frazionare l’itinerario. Interesse: panoramico e geologico.

Dalla spiaggia di Marina di Campo pagaiamo verso il lato sinistro del golfo e scivoliamo tra la costa e l’isolotto di Porto Caccamo: il kayak da mare col suo ridotto pescaggio è l’unica imbarcazione in grado di passare “indenne” tra le rocce semi affioranti. E’ stabile, facilissimo da condurre e grazie ai gavoni stagni permette di stivare un cambio asciutto di vestiario e le provviste per un frugale picnic in spiaggia.

Ma riprendiamo il nostro itinerario. Il mare è di smeraldo e gli aromi della macchia mediterranea invadono l’aria. Ecco l’incantevole caletta dell’Ischia con due piccole spiagge di ghiaia incastonate come pietre preziose nel granito rosa.
Più avanti incontriamo la Rota, un susseguirsi di micro insenature scavate nella nera roccia. Attraverso il golfo di Fonza e doppiata Punta del Priolo raggiungiamo il Longio, dove il candore del granito esalta il turchese del mare. La sovrastante Valle del Re evoca arcaiche leggende del passato isolano.

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